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differenza tra champagne e spumante

Differenza tra Champagne e spumante Metodo Classico: cosa cambia

Se c’è una domanda che da sempre accende i dibattiti tra gli appassionati, e non solo, del buon bere, è proprio questa: qual è la differenza tra Champagne e spumante Metodo Classico? Molti li confondono, credendo che siano la stessa cosa, o che uno sia la copia dell’altro. In realtà, pur essendo entrambi accomunati dallo stesso processo di produzione, la differenza tra spumante e Champagne è profonda e racchiude storie, territori e filosofie uniche. 

Che differenza c’è tra Champagne e Metodo Classico? Questioni di terroir

La prima, e forse più importante, differenza tra lo Champagne e lo spumante italiano risiede nel concetto di “terroir”. Il termine racchiude l’insieme di tutti i fattori che influenzano la crescita di un vitigno. Parliamo di clima, composizione del suolo, topografia e, non da ultimo, il lavoro dell’uomo. Lo Champagne può nascere solo da uve coltivate in una regione specifica e ben delimitata del nord-est della Francia, la Champagne, e solo da tre vitigni principali, il Pinot Noir, il Meunier e lo Chardonnay. Il suolo gessoso di quest’area conferisce alle uve una spiccata acidità e mineralità, elementi essenziali per creare la struttura e la longevità che rendono questi vini unici al mondo.

Dall’altra parte, gli spumanti italiani prodotti con il Metodo Classico nascono da una miriade di territori e vitigni differenti. La Franciacorta, per esempio, si avvale di terreni morenici e di un clima temperato per creare vini eleganti e complessi. Il Trentodoc sfrutta l’altitudine e le escursioni termiche delle montagne del Trentino per ottenere spumanti freschi e sapidi. Anche in altre regioni, come l’Oltrepò Pavese o l’Alta Langa, il Metodo Classico esprime le peculiarità del territorio, utilizzando vitigni autoctoni o gli stessi del cugino francese, ma con risultati che ne riflettono in maniera inequivocabile il luogo di origine. In sintesi, se lo Champagne è figlio di un’unica e specifica terra, lo spumante italiano Metodo Classico è l’espressione di un mosaico di territori, ognuno con la propria identità.

Differenza tra champagne e metodo classico: il fattore tempo

Un altro elemento fondamentale che accomuna e al contempo distingue i due prodotti è il processo di rifermentazione in bottiglia, noto come Metodo Champenoise per i francesi e Metodo Classico per gli italiani. Dopo la prima fermentazione, il vino base viene imbottigliato con l’aggiunta di lieviti e zuccheri (la liqueur de tirage). Qui inizia il processo di rifermentazione. La rifermentazione crea l’anidride carbonica che genera le bollicine, e i lieviti, una volta esaurito il loro compito, si depositano sul fondo della bottiglia.

È proprio in questa fase, però, che si cela una delle differenze più sottili ma significative. Il disciplinare dello Champagne impone periodi di affinamento sui lieviti molto lunghi. Si tratta di almeno 15 mesi per i sans année (senza annata) e almeno 3 anni per i millésimé (millesimati). Questo prolungato contatto conferisce al vino una complessità aromatica unica, con note di pan brioche, crosta di pane e frutta secca. Nel caso del Metodo Classico italiano, i disciplinari variano a seconda della zona di produzione, ma generalmente i tempi di affinamento sono più brevi, seppur non meno rigorosi.

Per esempio, il Franciacorta Satèn deve affinare per almeno 24 mesi, mentre un Trentodoc base per almeno 15 mesi. Questa diversa “maturazione” si traduce in un profilo gustativo differente. Se lo Champagne punta a una maggiore complessità e a una struttura più imponente, lo spumante italiano tende spesso a esprimere una maggiore freschezza e immediatezza fruttata, pur non rinunciando a eleganza e struttura.

Prezzi e nomi: perché lo champagne costa più dello spumante?

La distinzione più evidente per il consumatore, però, è quella legata al nome e al prezzo. La parola “Champagne” è una Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) protetta a livello internazionale. Questo significa che solo un vino prodotto con il Metodo Champenoise, nella regione Champagne e con le uve previste, può fregiarsi di questo nome. È un marchio di prestigio e, data la limitata produzione e la fama globale, i costi sono spesso elevati. Questo aspetto rende lo Champagne un prodotto di nicchia, spesso associato a occasioni speciali e celebrazioni.

Viceversa, spumante è un termine generico che indica qualsiasi tipologia di vino che abbia le bollicine, indipendentemente dal metodo di produzione. Quando si parla di spumante Metodo Classico, ci si riferisce a un vino prodotto esattamente come lo Champagne, ma al di fuori della sua zona di produzione. Grazie a questa “libertà geografica”, l’Italia offre una gamma incredibilmente vasta di Metodo Classico, da quelli prestigiosi e costosi a quelli più accessibili, ma sempre di alta qualità. Un’alternativa di grande valore che non ha nulla da invidiare ai cugini d’oltralpe.

Ora che conosci le vere differenze tra Champagne e spumante Metodo Classico, non ti resta che scoprire il tuo preferito. Se lo Champagne resta il re indiscusso delle grandi occasioni, lo spumante Metodo Classico è il principe delle bollicine che puoi goderti in ogni momento, senza compromessi sulla qualità.

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